Da oggi il Corriere della Sera può fregiarsi del (poco invidiabile) titolo di quotidiano più caro d’Italia. Il giornale ha infarto alzato il prezzo in edicola a 1,40 euro, 10 centesimi in più del prezzo precedente. E’ il terzo aumento in meno di un anno. Senza contare il prezzo con gli allegati del venerdì e sabato: 1,90 centesimi.

Critiche arrivano dal Comitato di redazione (qui il comunicato intero) che scrive: “Dal due gennaio 2014 troverete in edicola il vostro quotidiano al prezzo di 1 euro e 40 centesimi e, il venerdì e il sabato, al prezzo di 1 euro e 90 centesimi. È il regalo di Natale, cari lettori. Un regalo che l’amministratore delegato si è guardato bene dal menzionare nel suo messaggio video di fine anno, indirizzato ai dipendenti del gruppo. Agli inizi di agosto, il prezzo del Corriere in edicola era passato da 1,20 a 1,30. E nel mese di aprile era stato aumentato il prezzo nelle giornate di venerdì e di sabato. Tre aumenti in un anno è un record assoluto. Inoltre, nella seconda metà del prossimo anno il formato del Corriere sarà ridotto, assumendo le dimensioni di altri giornali concorrenti, tra i quali La Stampa .”

Proprio l’ultima postilla è secondo me da non sottovalutare: Fiat controlla sia LaStampa sia Il Corriere della Sera e i rumors su una possibile fusione delle due testate (con La Stampa ridimensionata a testata del nord ovest e il Corriere messo a presidio nazionale) si sono rincorsi nelle ultime settimane. E se il primo passo dell’integrazione fosse l’allineamento dei due formati?

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