L’amministratore delegato di Telecom Italia (che nelle scorse settimane era dato per sicuro partente causa contrasti con Carlo Buora) dà i numeri sulla penetrazione della banda larga in Italia:
(ANSA) – AOSTA, 11 GEN – ”Oggi la penetrazione degli accessi alla banda larga raggiunge il 34% delle linee telefoniche italiane, ma secondo le previsioni tra il 2007 e il 2008 arriveremo al 50%, e nel 2010 al 70%”.
Prima domanda: previsioni… di chi? Di Telecom?
Seconda domanda: ha ragione Ruggiero o bisogna credere a Gentiloni, secondo cui entro fine legislatura banda larga sarà dappertutto?
Terza domanda: ma nella presentazione agli analisti fatta a marzo 2006, non era Telecom Italia a dire che la copertura della banda larga sarebbe arrivata al 98% entro il 2008? L’unica spiegazione plausibile è che Ruggiero parli di linee broadband vendute e non di copertura… che ne dite?
Alla fine del 2007 la banda larga tocchera’ 10 milioni di italiani, abbonati Telecom e non, con
una velocita’ fino a 20 megabite. (nota per l’Ansa: Megabit, e soprattutto Megabit al secondo…)
Nessuno avrebbe scommesso su un tale sviluppo della banda larga, che ha avuto una penetrazione sul mercato simile a quella della telefonia mobile. Per questo non si puo’ piu’ ragionare in termini di copertura solo parziale del territorio, l’ obiettivo e’ di
trasformare il ‘digital divide’ in ‘all digital’ in tutta Italia’
Evidentemente a Ruggiero piacciono i giochi di parole per intortarsi i consumatori (quando riesce): in effetti “copertura” e “penetrazione” sono due concetti ben diversi, Max 😉
Hai ragione Ferd: la copertura è la quota percentuale di utenze da raggiungere.
Semplificando: copertura è il numero potenziale di utenti, penetrazione è il numero effettivo. La accendiamo? 🙂