Il Giornale pubblica una intervista a Marco Tronchetti Provera dove si dà conto dell’interesse della spagnola Telefonica per Olimpia e, dunque, per Telecom Italia.
In sintesi, Tronchetti dice: sì, trattiamo con Telefonica, ma solo per una quota di minoranza. “La quota d’ingresso di un eventuale partner? Sarà comunque minoritaria dato che per noi è essenziale mantenere la maggioranza in mani italiane”
Insomma, dopo le manifestazioni di interesse da parte di diversi gruppi (lo stesso Tronchetti cita l’indiana Hinduja, la russa Sistema, il fondo di private equity Blackstone, France Télécom, investitori messicani), pare che i tempi per un passaggio di mano in Olimpia siano maturi.
Come giustamente fa notare Stefano, per Telefonica l’ingresso in Olimpia avrebbe senso solo nell’ottica di una futura crescita. Essere soci di minoranza (secondo Tronchetti il controllo rimarrebbe in mano al tandem Pirelli-Benetton) può avere un senso se prendi dividendo o se vuoi rimanere in attesa di crescere e diventare socio di maggioranza/socio strategico.
Per approfondire, c’è anche questo articolo di El Pais.
Según publicó este fin de semana el diario italiano Il Sole 24 Ore, Pirelli podría vender el 30% de Olimpia, que equivale a algo más del 5% de Telecom Italia, valorado en unos 2.300 millones de euros.
Pero el mismo rotativo apunta que el paquete en venta podría llegar al 49% (serían 3.700 millones de euros), el máximo que podría enajenar en virtud del pacto de sindicación suscrito en octubre pasado.