Una storiella all’italiana: i gestori tlc versano 5,1 milioni di euro – dovuti all’Agcom per il 2004 – sul conto del ministero dell’Economia. Il ministero fa finta di nulla per tutto il 2005 fino a quando, a fine ottobre 2005, un decreto stabilisce che quei soldi sono dell’Agcom.

Sulla carta, perchè il Garante continua a non vedere un centesimo. Anzi, un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge fiscale 203/2005 stabilisce che quella somma resti al ministero. Il garante diffida il ministero e scrive alle più alte cariche dello Stato.

Un atto gravissimo che “reca grave pregiudizio alla regolare gestione e al funzionamento dell’Autorità” (parole del garante Calabrò), che tra l’altro dovrà vigilare sulla par condicio e sul rispetto della legge nella imminente campagna elettorale per le politiche 2006.

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