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Meno di due mesi dall’annuncio di ricerca personale che aveva svelato le mire espansionistiche di PayPal sul mercato mobile. USA, Canada e UK stanno per assaggiare il servizio di PayPal Mobile, il pagamento via cellulare.
Si registra il proprio numero di telefono, si riceve un PIN dispositivo, si ricarica il proprio conto PayPal nella maniera classica (carta di credito o bonifico). Pronti e via, il text to pay (T2P) è servito: un SMS con PIN, importo da pagare e numero di conto (Paypal, ovvio) del destinatario. Chi preferisce può usare l’IVR (la guida vocale) chiamando un apposito numero.
Entro fine anno, è probabile che Paypal arrivi in tutti e 55 Paesi in cui è presente. Dal brick al click, dal pagamento hard a quello soft. Il mercato potenziale è enorme e certamente Ebay può contare su una partenza rapida grazie alle aste on line e al VoIP di Skype.
Il secondo passo della strategia mobile? Il text to buy (T2B). Non aspettare che l’utente decida di pagare un servizio, ma proporgli un acquisto con un SMS. Nel messaggio ricevuto, l’indicazione del prodotto e del prezzo. Un messaggino per rispondere et voilà, pagamento effettuato e prodotto consegnato direttamente a casa, all’indirizzo indicato su Paypal.
Certamente interessante, con due pericoli-ostacoli:
– le commissioni applicate da Paypal, oggi sono un salasso (tanto per fare un esempio, chi vende un oggetto da 500 euro su Ebay e accetta pagamento via Paypal rischia di pagare 30-40 euro in commissioni varie)
– le frodi, categoria che va dal “semplice” furto del PIN (e sono soldi che volano via) allo spam mobile (e sono decine di SMS che propongono di tutto e di più).