Nokia ha presentato Wibree, una nuova tecnologia che mira ad affiancare, e poi sostituire, il Bluetooth.
Un obiettivo ambizioso, che secondo il produttore finlandese è possibile perchè Wibree consuma meno e utilizza meglio le risorse: dieci volte meno assetato di energia, secondo la dichiarazione ufficiale.
Wibree specification has been created by having two equally important implementation alternatives in mind, namely dual-mode and stand-alone. In the dual mode implementation the Wibree functionality is an add-on feature inside Bluetooth circuitry sharing a great deal of existing functionality resulting in a minimal cost increase compared to existing products. The dual modes are targeted at mobile phones, multimedia computers and PCs. The stand alone implementations are power and cost optimized designs targeted at, for example, sport, wellness, and human HID product categories.
Ennesimo standard non-standard, insomma. Non so, forse sarebbe meglio migliorare il Bluetooth, piuttosto che inventare nuove tecnologie che vanno ad aggiungersi al calderone.
E’ un po’ il discorso delle prese per auricolari e caricabatterie: Nokia le cambia (quasi) su ogni modello. Il caricabatterie del Nokia 6680 non va bene sul Nokia N70, l’auricolare preso due anni fa sui modelli recenti non può essere usato, e così via. Perverso, no?
A proposito di Bluetooth, ho un nuovo interessante tema che vorrei approfondire, ho letto il tuo bel articolo (https://www.maxkava.com/spam/) riguardo le leggi in Italia.
Il fenomeno che sto osservando è il Marketing di Prossimità (o proximity marketing), che sarebbe l’invio via bluetooth di messaggi promozionali agli utenti che passano vicino a questi “diffusori” di spam, potrebbero essere aereoporti, centri commerciali… ecc.
Lo spammer non detiene liste di dati e nemmeno indirizzi email, poi non c’è costo ne a carico suo ne degli utenti, praticamente sembra davvero l’ultima arma definitiva degli spammers. Volantinaggio classico via telematica. Ma ai miei occhi diciamo pure che questa è sempre e cmq comunicazione indesiderata e non consentita a livello filosofico di Opt-In. Senza contare che ora è un fenomeno nuovo e poco diffuso ma se ingrana potrebbe essere davvero fastidioso per i continui bombardamenti indesiderati.
Che ne dici, mi interesserebbe il tuo parere, scrivimi pure in email zod@zod.it.
Personalmente, ritengo che il proximity marketing (o marketing di prossimità) non sia un nuovo strumento di spam. Chiunque abbia mai utilizzato uno di questi sistemi conosce benissimo le limitazioni ai quali sono soggetti ed, in particolare, il vincolo (non raggirabile) che impone all’utente di accettare un messaggio di notifica (non invasivo e non segnalato acusticamente) prima di ricevere un messaggio via Bluetooth.
Un articolo che fa luce su questi aspetti è il seguente: Introduzione al proximity marketing